La nostra storia

La storia delle Orsoline

La Congregazione delle Suore Orsoline di San Carlo attraverso l’Istituto Orsoline e la Fondazione Orsoline di San Carlo continua la tradizione educativa che fa risalire la sua storia all’intuizione originaria di Angela Merici (1474-1549) che fondó a Brescia nel 1535 la “Compagnia di Sant’Orsola”.

Perché “Orsoline”

“Orsoline” deriva da Sant’Orsola, la giovane figlia di un re cristiano (dei Britanni o dell’Ungheria), martirizzata nei primi secoli dell’era cristiana. Il nome di Orsola si confonde tra storia e leggenda, la più antica è raccolta nella “Leggenda Aurea” di Jacopo da Varazze.
Il culto di Sant’Orsola si diffuse in tutta Europa e per molti secoli fu testimoniato da libri liturgici, dalla letteratura agiografica, dalla tradizione di varie forme di pietà e dalle opere di artisti (Carpaccio, Tommaso da Copertino, Gurgen von Scheiven, Moretto). Il nome di “Orsola” conferito nei diversi secoli in tutta Europa a chiese, università, ospedali e opere assistenziali testimonia la fama di questa santa.

“Compagnia di Sant’Orsola” è anche il nome con cui Angela Merici (1474 –1540) nell’anno 1535, fonda una nuova forma di vita consacrata nella Chiesa.
La “Compagnia” si diffuse da Brescia ai territori circostanti e in particolare a Milano, dove il cardinale Carlo Borromeo (1538-1584) la introdusse nella Pastorale educativa e caritativa della Diocesi.

I Ricordi e i Legati con cui Angela delinea la sua concezione di donna e di educatrice costituiscono una vera e propria pedagogia, secondo linee di una modernità mai superata e che consente di identificare “Orsolina”, per diversi secoli, come termine sinonimo di “educatrice”. Attualmente molte famiglie religiose sparse in tutto il mondo si ispirano a S. Angela.

Le orsoline di San Carlo

Tra i diversi istituti di Orsoline, quello delle Orsoline di San Carlo deve la sua origine al Cardinale milanese Carlo Borromeo. L’Arcivescovo di Milano, avendo conosciuto a Brescia le “Orsoline”, le chiamò a Milano. Per loro preparò la “Regola”, pubblicata nel 1584, e affidò alla loro cura la scuola della dottrina cristiana e alcuni collegi, che presero il nome di “Conservatori” per accogliere le giovani orfane o in pericolo col compito di “ammaestrare ed educare le fanciulle della città”.

Le leggi austriache di Giuseppe II, nel 1783, e i decreti napoleonici del 1810 stabilirono la “soppressione della famiglia delle Orsoline di San Carlo”. Nel 1841 il cardinale Carlo Gaetano di Gaysruck incaricò suor Maria Maddalena Barioli di far rinascere l’Istituto delle Orsoline. Il 13 giugno 1844 il Cardinale approvò canonicamente l’Istituto con lo scopo di “curare l’educazione morale e religiosa delle fanciulle, specialmente delle povere”.
Attualmente le Orsoline, con l’apporto di personale laico, che ne condivide la linea educativa, opera in più realtà scolastiche e non, in Italia e in Brasile.

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